Non serve essere crudisti per seguire i dettami di un’alimentazione sana e naturale. Grazie ai nuovi essiccatori per alimenti, che vi invitiamo a conoscere meglio visitando il sito www.essiccatoriperalimenti.it, è possibile crearsi una riserva di alimenti essiccati da conservare in dispensa e usare tutto l’anno, anche fuori stagione. Ma quale essiccatore usare per ottenere i migliori risultati e, soprattutto, che potenza deve avere? In commercio si trovano, ormai facilmente al pari di altri elettrodomestici più comuni, dei modelli che variano di potenza da 125 a 1000 watt. E’ ovvio che il wattaggio va di pari passo con le dimensioni, nel senso che apparecchi più ingombranti avranno bisogno di una potenza maggiore anche per poter lavorare quantitativi superiori di alimenti da essiccare. Va da sé, pertanto, che la potenza di un essiccatore per alimenti si relaziona con il corpo della macchina ed anche con la quantità di vassoi che contiene.
Sarà difficile, per non dire impossibile, trovare sul mercato essiccatori compatti e ‘smart’ ad alta potenza o viceversa. Ogni modello, poi, ha funzionalità e caratteristiche proprie che sono diligentemente illustrate nel manuale di istruzioni, utile più che mai soprattutto in presenza di apparecchi meno conosciuti come gli essiccatori per alimenti, appunto. Le istruzioni indicano, caso per caso, anche le giuste temperature e le tempistiche necessarie per il trattamento di essiccazione dei vari cibi, variabili a seconda se siano frutta e verdura o carne e pesce. Rispetto a un forno, l’essiccatore consente un controllo più mirato e costante delle temperature, che vanno monitorate per tutto il processo che si protrae generalmente per molte ore, anche per un’intera giornata.
Quasi tutti gli essiccatori dispongono di termostato per la regolazione dei gradi di temperatura necessaria, di volta in volta. Inoltre gli apparecchi riassumono alcune funzionalità di base, che andiamo ad elencare. Dopo l’accensione dal pulsante off/on si regola il termostato in base a ciò che si intende essiccare da un minimo di 20 a 130 gradi centigradi. Dal pannello di controllo si accede, poi, alle singole funzionalità che differiscono da modello a modello. L’essiccazione è solitamente un processo piuttosto lungo, in genere ci vogliono 10/12 ore ma nei modelli più avanzati si può arrivare a 30 ore ‘no stop’.